Il mondo rurale rappresenta per la Garfagnana una realtà viva sia dal punto di vista di produzioni di eccellenza, sia quale principale attore per la valorizzazione e la conservazione dell’ambiente naturale che fanno di questa terra il principale biglietto da visita.
Questa realtà, è da sempre sostenuta dall’istituzione Comunità Montana e dall’oggi Unione Comuni Garfagnana, che ne ha raccolto l’eredità politica ed amministrativa.
In questi anni, le aziende agricole della Garfagnana, si sono ammodernate andando a produrre prodotti di eccellenza ed integrandosi con altre realtà economiche, costituendo una filiera conosciuta a livello nazionale.
Basti citare il farro IGP di Garfagnana, piuttosto che la farina di castagne DOP, per capire quanto questi prodotti hanno promosso il marchio Garfagnana, come pure la rete di agriturismi, ormai una realtà a livello europeo.
Su questa realtà si è abbattuto l’impatto della manovra “salva-Italia”, che ha introdotto l’Imposta Municipale Unica che colpisce i fabbricati rurali fino ad oggi esenti da tassazione.
È sulla base di queste premesse che la Conferenza dei Sindaci della Garfagnana ha accettato di incontrare le Organizzazioni di categoria, per una valutazione congiunta delle azioni che i Comuni possono attuare allo scopo di ridurre l’impatto di questa nuova imposta sulla realtà agricola della Garfagnana, in questo momento particolarmente difficile a causa della crisi che investe il nostro Paese ed in particolare le aree più marginali.
Luigi Romei di Coldiretti, Antonio Dati di Confagricoltura, Luca Taddei e Domenico Giordano di C.I.A., hanno illustrato alla Conferenza dei Sindaci un documento comune nel quale sono contenute una serie di richieste circa l’abbattimento dell’aliquota dell’imposta.
I Sindaci hanno preso atto di quanto rappresentato, manifestando la propria disponibilità ad avviare un confronto in sede di Unione per individuare criteri generali di agevolazione che poi troveranno concreta applicazione nei singoli Comuni, anche in relazione alle specificità territoriali degli stessi.
Si è deciso pertanto che verranno tenuti periodici incontri per seguire l’evoluzione della regolamentazione del nuovo tributo, anche in relazione a difficoltà di ordine tecnico dovute all’accatastamento dei fabbricati.
Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso il proprio ringraziamento ai Sindaci sia per la manifestata disponibilità al confronto a livello comunale, sia per ricercare soluzioni comprensoriali, ove possano farsi sentire, con maggiore risonanza, le istanze del mondo rurale.