Unione Comuni Garfagnana: 2 milioni e mezzo di euro per interventi di recupero dell’assetto idrogeologico

Fantoni: una risposta immediata per la sicurezza del territorio

 Presidente Paolo Fantoni

Le economie non spese al termine della programmazione del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale  2007/2013 (FEASR) a livello regionale son state riassegnate per 10 milioni di euro ad interventi di ripristino dell’assetto idrogeologico.

Ancora una volta l’Unione Comuni della Garfagnana, è riuscita grazie alla efficienza ed affidabilità a vedere stanziati per il suo territorio circa 2 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di quindici interventi di recupero di situazioni di dissesto che si sono verificate a seguito dei recenti fenomeni atmosferici nel corso dell’anno, operazione che vedrà anche concorrere il Consorzio di Bonifica Toscana Nord con la quota iva.

Sarà l’Unione Comuni Garfagnana a condurre gli interventi, programmati per i primi mesi del 2015, che riguarderanno situazioni localizzate per la maggior parte sulla destra orografica del fiume Serchio, nei Comuni di Minucciano, Fosciandora, Molazzana, Castelnuovo di Garfagnana, Gallicano, Fabbriche di Vergemoli, Careggine, Gallicano, Pieve Fosciana, a cui si aggiungono Castiglione di Garfagnana e Villa Collemandina. Si tratterà del recupero dei movimenti franosi che interessano parzialmente infrastrutture viarie e che costituiscono un potenziale pericolo per il collegamento e la circolazione nell’area.

 “L’Unione Comuni Garfagnana ha da tempo individuato l’obiettivo della messa in sicurezza del territorio come prioritario” – afferma il Presidente dell’Unione Paolo Fantoni – “Questo ulteriore importante finanziamento consentirà di ridurre alcune ferite aperte sulle aree  rurali con le opere necessarie per garantirne il ripristino. I territori di montagna che come il nostro contano una bellezza paesaggistica come pochi si stanno dimostrando estremamente fragili e sempre più aggredibili dagli eventi alluvionali che si ripetono con sempre maggior frequenza. All’abbandono da parte dell’uomo del mondo rurale, presenza un tempo costante e continua e baluardo ai principali fenomeni di erosione territoriale, deve oggi sostituirsi, almeno fin dove può il soggetto pubblico, in questo senso la Regione Toscana e gli Enti attuatori come le Unioni sono impegnate con il massimo sforzo.”