Unione Comuni Garfagnana: la Giunta Fantoni avvia il percorso per ridisegnare il nuovo assetto istituzionale della Garfagnana. Assegnazione delle prime deleghe ai Sindaci

Presidente Paolo Fantoni

E’ stata una Giunta ricca di contenuti, quella della prima seduta 2015 dell’Unione Comuni Garfagnana, di particolare rilievo l’avvio del percorso per una nuova gestione dei servizi fondamentali che i Comuni sono chiamati a esercitare obbligatoriamente in forma associata, che spaziano da organizzazione generale, gestione finanziaria, servizi pubblici, catasto, pianificazione urbanistica, protezione civile ai sevizi sociali, edilizia scolastica, polizia municipale fino ai servizi in materia statistica.

Le Amministrazioni comunali, anche in relazione alle non facili procedure burocratiche, aspettavano una proroga all’adempimento sulla quale tuttavia il Parlamento non si è ancora espresso, facendo così scattare da parte dei Prefetti la diffida a provvedere in tempi stretti. In Garfagnana tutte le Amministrazioni sono tenute a farlo, ad eccezione dei Comuni di Castelnuovo di Garfagnana, Gallicano e quelli istituiti per fusione che, comunque, si sono espressi per aderire alle gestioni associate. Nel corso della riunione tutti i Sindaci, pur con diverse argomentazioni, si sono espressi favorevoli a lavorare insieme cercando di cogliere l’occasione per una rivisitazione dell’assetto amministrativo del territorio senza condizionamenti dovuti all’ordine attuale, cercando di trasformare quello che a prima vista può apparire un problema in un’opportunità per introdurre nuove tecnologie e rendere i servizi locali moderni, distribuiti sul territorio e soprattutto più accessibili ai cittadini attraverso gli innovativi strumenti del momento. Il percorso si svilupperà attraverso uno studio che andrà ad individuare le necessità del territorio e le risorse umane e strumentali necessarie alla gestione del servizi, sulla base del quale i Sindaci compiranno le valutazioni politiche in termini di risorse disponibili e potenziali che potranno essere attivate.

“Il processo riorganizzativo non dovrà scaturire da una sommatoria dell’esistente e dai suoi aspetti di criticità” – afferma Paolo Fantoni, Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana – “bensì da nuove risorse, in un contesto dinamico e di coinvolgimento delle potenzialità espresse anche dai molti giovani qualificati del nostro territorio. Il dibattito si svilupperà tenendo conto che il territorio dovrà costituire delle aggregazioni funzionali che consentano di gestire con la massima flessibilità e adesione alle specificità locali la fase di avvio di questa “rivoluzione copernicana” delle amministrazioni locali. Sarà il tempo a suggerire gli sviluppi per il futuro alla luce delle capacità di integrazione che gli Amministratori, ma anche le strutture tecniche, sapranno esprimere nei prossimi anni”.

La Garfagnana, a differenza di altre aree, parte avvantaggiata in questo percorso ad ostacoli, in quanto da anni è forte e solida la convinzione che lavorare insieme paga e i risultati ottenuti sono evidenti come il senso di identità territoriale. L’attività della Giunta dell’Unione troverà ulteriore impulso attraverso l’impegno diretto dei propri componenti a seguire specifici settori di attività ed in tal senso il Presidente Fantoni ha comunicato un primo pacchetto di deleghe assegnate: all’Assessore Francesco Pifferi Guasparini spetterà la delega “Attività culturali”; all’Assessore Pier Romano Mariani la delega “Attività di bonifica e rapporti con il Comprensorio”; l’Assessore Francesco Angelini seguirà la delega “Funzione fondamentale Protezione Civile”; l’Assessore Andrea Tagliasacchi quella “Funzione turismo”; l’Assessore David Saisi la delega “Programmazione e attività nel campo agricolo”; l’Assessore Rino Simonetti quella “Politiche ambientali e servizi sociali”.

Il Presidente Fantoni, pur nella consapevolezza del delicato momento istituzionale dovuto al progressivo superamento delle Province, esprime la convinzione che una Unione Comuni della Garfagnana forte e coesa consentirà di presentarsi ai tavoli regionali, nazionali e comunitari, con la possibilità di attrarre risorse e nuove opportunità di crescita, come nel caso del Progetto Aree Interne in stato di esame a partire dal quale gli Amministratori della Garfagnana dimostreranno che il cambiamento è possibile.