L’Unione Comuni Garfagnana firma l’accordo di area vasta per la mobilità sostenibile di grande collegamento e supporto turistico fra Liguria, Toscana ed Emilia Romagna

IMG_20160211_180043_BURST8

Fantoni: l’Unione Comuni soggetto protagonista di un lavoro di programmazione per dare concretezza a scelte strategiche coordinate di sviluppo sostenibile del territorio.

Una nuova governance coordinata delle risorse turistiche e culturali del sistema di area vasta compresa tra la Spezia, la fascia costiera ligure-tirrenica, la Lunigiana e la Garfagnana, ecco il tema del protocollo di area vasta firmato giovedì 11 febbraio scorso a La Spezia tra Comune della Spezia, Parco Nazionale delle 5 Terre, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Parco Regionale delle Alpi Apuane, Unione Comuni della Garfagnana, Unione Comuni Montana Lunigiana, GAL Provincia della Spezia, GAL Sviluppo Lunigiana. Alla firma erano inoltre presenti rappresentanti dei comuni di Sarzana, Lerici, Porto Venere, Levanto, Sesta Godano in rappresentanza dell’Unione di Comuni della Val di Vara, Santo Stefano di Magra che hanno confermato la prospettiva futura di aderire al progetto.
Il territorio preso in considerazione, fra Liguria, Toscana ed Emilia Romagna, presenta un insieme di beni, valori e attrazioni, da costituire in sistema al fine di valorizzarne al massimo potenzialità e tutela, in un contesto che unisce il mare delle Cinque Terre con le valli e le colline della Lunigiana e della Garfagnana alle loro spalle, sovrastate dalle montagne dell’Appennino e delle Alpi Apuane. Un’area di eccezionale interesse anche sotto il profilo della biodiversità, in quanto confine bioclimatico vero e proprio tra l’Europa continentale e quella mediterranea, che presenta una ricchezza della varietà agro-alimentare quale altro punto di straordinaria forza. Di qui l’esigenza di dare impulso ad un innovativo processo di ricomposizione dell’area vasta, organizzando in maniera concorde ed integrata le risorse del territorio delimitato dal triangolo geografico, i cui confini fisici si possono riconoscere nei limiti fissati tra la costa ligure-tirrenica ed i parchi dell’Appennino Tosco-Emiliano, delle Cinque Terre e delle Alpi Apuane, con l’obiettivo, tra gli altri, di valorizzare il riconoscimento da parte dell’UNESCO delle aree dei tre parchi che connotano il territorio, nelle loro diverse specificità.
La sottoscrizione del protocollo deriva dunque dalla comune consapevolezza della necessità che il sistema di area vasta si organizzi dal punto di vista della governance e della rete di servizi e infrastrutture, per offrire una offerta turistica integrata e coordinata. Promozione e valorizzazione del territorio e delle sue specificità attraverso l’integrazione di territori, culture, risorse, strutture, gestioni, ma anche sviluppo di una progettualità condivisa su tematiche fondamentali quali la lotta al fenomeno dello spopolamento, il sostegno all’agroalimentare locale di qualità, la creazione di un mercato comune (filiera corta) per la ristorazione e commercializzazione dei prodotti e la mobilità, in particolare la rete ferroviaria che unisce la costa alle valli interne, secondo un modello che integri le necessità del turismo, del trasporto passeggeri e delle merci, e quelle dell’economia locale e degli spostamenti delle popolazioni. La domanda turistica internazionale sta creando flussi in entrata che insistono in maniera particolare sulle aree costiere, facendo emergere criticità e problematiche di sostenibilità ambientale proprio su aree ad alta valenza naturalistica. Da qui l’esigenza di una gestione coordinata dei flussi e l’opportunità di differenziare l’offerta creando itinerari costa-entroterra attrattivi sia per il mercato “slow” che per quello “mordi e fuggi”.
Il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Paolo Fantoni: “La firma sancisce un percorso di area vasta avviato da tempo che adesso vede formalizzare questa idea fianco a fianco non solo i Parchi ma anche Comuni e Unioni di Comuni. Il più ambizioso tra gli scopi, ed è quello per cui ci batteremo di più, sarà permettere un collegamento ferroviario diretto con la Garfagnana. In questo senso un gruppo tecnico lavorerà a progetti che vanno dal breve periodo a progetti di lungo periodo proprio sulla mobilità sostenibile di grande collegamento tra le parti del sistema e il flusso turistico, mobilità turistica sui percorsi interni (sentieri e viabilità storica) alla rete dei territori, rete dei punti di assistenza e supporto turistico all’interno del sistema, e molto altro ancora.”