“La Befana vien di notte in Garfagnana – Tradizione di poeti, musici e cantori“ di Mariano Balducci, il nuovo volume della Banca dell’Identità e della Memoria della Garfagnana. Presentazione sabato 16 marzo ore 21,00 presso il Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana

La Garfagnana è una terra ricca di consuetudini centenarie, di saggezza contadina e di vicende storiche che non possiamo dimenticare. Un vero e proprio patrimonio da conservare nella maniera più appropriata e da diffondere capillarmente a vantaggio delle giovani generazioni, degli studiosi e di quanti vogliano attingere preziose informazioni sui tratti caratteristici della storia locale. Per questo da anni l’Unione Comuni Garfagnana della Garfagnana raccoglie testimonianze orali, pubblicazioni e materiale multimediale sulle sue caratteristiche storiche, ambientali e culturali, offrendo una preziosa opportunità per approfondire la conoscenza del territorio, a disposizione di tutti, in particolare di studenti, insegnanti ed esperti di tradizioni popolari, ma anche uno stimolo importante sia per prendere consapevolezza di quanto oggi rischia di scomparire, sia per cercare di fare della nostra memoria una determinante fonte di sviluppo.

In questo spirito sabato 16 marzo ore 21.00 presso il Teatro Vittorio Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana verrà presentato il volume “La Befana vien di notte in Garfagnana – Tradizione di poeti, musici e cantori“ di Mariano Balducci accolto nella Collana della Banca dell’Identità e della Memoria – sezione Radici, Comuni e Comunità con un meticoloso lavoro sulle Befanate, tradizionale ricorrenza molto sentita nella nostra valle, cara soprattutto ai bambini, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Ma per comprendere il significato dei canti di questua che tuttora vengono eseguiti in alcuni paesi della Garfagnana alla vigilia dell’Epifania, bisogna risalire alle feste che, nell’antichità precristiana, segnavano le scadenze calendariali del ciclo agricolo, con l’eterno rinascere e morire della natura. I gruppi di giovani che la sera del cinque gennaio vanno di casa in casa a chiedere doni compiono in realtà un rito di propiziazione.

Il Presidente dell’Unione Nicola Poli: “ Con estremo piacere accogliamo questo lavoro nella collana. L’autore traccia un interessante quadro della situazione, completo di tutte le versioni locali che cambiavano da paese a paese, e ci consente di fare un salto indietro di parecchi anni, in un mondo dove la semplicità e la schiettezza, tipiche di questa terra, trovano la loro espressione più vera con una lettura utile soprattutto ai più giovani impegnati a riappropriarsi di un passato”.

L’appuntamento è dunque per sabato sera con la partecipazione dei gruppi di Befanate dei vari paesi della valle e dell’autore del libro che accompagnerà il pubblico in un percorso musicale e tecnico dei vari canti di questua del nostro territorio riportando tutti bambini nell’atmosfera contadina di un tempo.