L’Unione Comuni Garfagnana sede di un interessante incontro con una delegazione composta da 15 rappresentanti di varie Associazioni di castanicoltori francesi, provenienti dalla Provenza, dall’Ardeche e zone limitrofe. Presenti, fra gli altri, i funzionari della Camera di Agricoltura di Nizza, del settore Agricoltura dell’Unione dei Comuni di Nizza, e dodici Presidenti di Associazioni di castanicoltori.
All’avvio di questo interessante programma di studio della durata di tre giorni, organizzato e coordinato dall’Associazione Nazionale Città del Castagno, erano presenti oltre al Presidente Ivo Poli, ed il coordinatore tecnico Luigi Vezzalini, dell’Unione Comuni di Zocca Modena, Andrea Vinci del settore Agricoltura della Regione Toscana, Lorenzo Fazzi Presidente dell’Associazione Europea del castagno “Castanea”, con sede a Firenze, ed il Presidente dell’Associazione castanicoltori della Garfagnana Pierluigi Galanti.
Accolti in un clima di cordialità dal Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Mario Puppa e dall’Assessore Paolo Fantoni, i delegati francesi hanno partecipato al dibattito organizzato dall’Associazione Nazionale Città del Castagno e dall’Organizzazione Nazionale dei castanicoltori Francesi, su due temi fondamentali.
Primo, visitare tutta la filiera castanicola della Garfagnana, dai castagneti, ai metati, ai mulini, fino ai prodotti finali derivati dalla farina di Neccio DOP, molto conosciuti ed apprezzati.
Altro importante tema trattato è stato la definizione di un programma unitario, attualmente fra Italia e Francia, per avanzare alla Comunità Europea richieste di aiuti economici e riconoscimenti di calamità naturali che hanno colpito il castagno.
Come illustrato dal Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Castagno, Ivo Poli, l’Unione Comuni è proprietaria del Centro Vivaistico “La Piana” di Camporgiano, sede fra l’altro, della Banca del Germoplasma e individuato dalla Regione Toscana come area sperimentale per la moltiplicazione del Torymus, l’antagonista del cinipide, il temuto parassita che non ha risparmiato nemmeno i castagni della Valle del Serchio.
A questo proposito, un sincero riconoscimento è stato espresso dalla delegazione per il lavoro svolto dall’Unione Comuni in visita al Centro Vivaistico “La Piana”, dove quest’anno, grazie ai finanziamenti della Regione, sarà raddoppiata l’area riproduttiva del Torymus. Notevole l’entusiasmo per l’attività di recupero di biodiversità, delle vecchie varietà di piante da frutto, dei vecchi vitigni, delle varietà di fagioli, del grano, del granturco e degli ortaggi.
Questo evento testimonia l’elevata considerazione che la Garfagnana riscuote anche all’estero dove è vista come un modello di riferimento per la valorizzazione delle produzioni tipiche e biologiche, nonché per l’avanguardia raggiunta nella lotta al cinipide del castagno.