“Effetto Notte”, venerdì 11 febbraio ore 21.15 – Quinto appuntamento con “Effetto Cinema 2016” presso il cinema Eden

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(Unione Comuni Garfagnana, 8/03/2016) – Quinto appuntamento in programma per “Effetto Cinema 2016”, la rassegna cinematografica organizzata dall’Unione Comuni Garfagnana in collaborazione con la sala Eden di Castelnuovo Garfagnana nell’ambito del “Progetto Radici” cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Sei serate, al prezzo speciale di 4 euro, per vedere e rivedere pellicole che hanno segnato la storia del cinema, con la possibilità di comprendere le sfaccettature di ognuna grazie al percorso guidato dal critico cinematografico Marco Vanelli del Cineforum Cinit “Ezechiele 25,17”.

Venerdì 11 marzo, alle 21.15 sarà la volta di “Effetto Notte”, di Francois Truffaut (Francia 1973, 115’) con Jacqueline Bisset, François Truffaut, Valentina Cortese, Jean-Pierre Leaud, Alexandra Stewart, Jean-Pierre Aumont. Si gira a Nizza il film “Vi presento Pamela”, una storia d’amore che coinvolge una donna, un ragazzo e suo padre. I problemi di produzione del film si intrecciano ai problemi personali all’interno della troupe, creando così una tela su cui la vita del film è dipinta come contrappunto alla vita di tutti coloro che lavorano alla sua realizzazione. Amori e tradimenti, solidarietà e incomprensioni, crisi nervose, attrazioni, frustrazioni, incidenti mortali: queste le tessere che compongono il mosaico del film. Estremamente personale, ricco di citazioni e autocitazioni, “Effetto Notte” è un trattato di tecnica cinematografica e al tempo stesso una dichiarazione d’amore per la settima arte e i suoi protagonisti (i sogni del regista bambino, i libri sul cinema…). Incastra alla perfezione la storia del film con quella del film nel film, e grazie a questo riesce a trasmettere la volatilità e la soggettività del cinema (basti ascoltare i racconti della trama di Pamela che ne fanno i tre protagonisti). La rappresentazione dell’ambiente cinematografico è lucidamente beffarda: il regista è quasi sordo (sorridente allusione alla presunta “autosufficienza” del genio creatore, interpretato dallo stesso Truffaut), gli attori dimenticano le battute e i gesti,  i tecnici preparano trucchi ingegnosi ma inutilizzabili; il microcosmo del set è una fiera delle vanità, ma non dell’inutilità: il cinema è pura, sfacciata finzione, l’unico modo di ricomporre i tasselli confusi del rompicapo della vita.

Considerato uno dei migliori film di sempre, il capolavoro di Truffaut è una pellicola che si presta ad innumerevoli letture ed un’opera complessa capace di intrattenere, istruire, incuriosire ed emozionare allo stesso tempo. Effetto Notte porta sullo schermo le avventure e disavventure di un regista, Ferrand (interpretato dallo stesso Truffaut) e della sua troupe, durante le riprese di un film di produzione americana girato negli studios Victorine di Nizza: Vi presento Pamela. Questo “film nel film”, però, non è che un espediente che permette a Truffaut di rivelare ogni inganno del linguaggio cinematografico e, al contempo, di scandagliare le situazioni personali di chi il cinema lo fa e lo vive quotidianamente. La trama di Effetto Notte, infatti, segue semplicemente il corso degli eventi e degli imprevisti che possono accadere durante le riprese di un lungometraggio: le crisi degli attori, le pressioni dei produttori, le innumerevoli scelte che deve compiere il regista, le vicende amorose che si intrecciano a quelle lavorative. Una coralità di situazioni differenti, tutte unite da un solo obiettivo: finire le riprese. L’opera però, nonostante parta dal desiderio di Truffaut di mostrare al pubblico cosa si cela dietro alla creazione di un film, è ben lontana dall’essere una semplice spiegazione delle difficoltà nascoste dietro ogni singolo fotogramma. Il grande cineasta francese, interpretando il ruolo del regista anche nella finzione, crea un personaggio che è il suo doppio, dimostrando di non esistere se non in un connubio quasi simbiotico con il suo cinema.