Sabato 7 novembre l’appuntamento dell’autunno che mette al centro storia e cultura
dell’Appennino Tosco Emiliano e il suo crinale
Sabato 7 novembre, nello splendido scenario della chiesa di Borsigliana, frazione del Comune di Piazza al Serchio quasi a confine tra Garfagnana e Appennino reggiano, verrà presentato il volume della Collana Editoriale della Banca dell’Identità e della Memoria dell’Unione Comuni Garfagnana “PIETRO DA TALADA Un pittore del 400 tra l’Appennino Reggiano e le Apuane”. Alle ore 15.30, alla presenza del Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana, Paolo Fantoni, del Sindaco di Busana Daniela Pedrini, del Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino Reggiano Giorgio Pregheffi, del Presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli e della curatrice del volume Clementina Santi, non si terrà semplicemente il lancio di un nuovo libro, bensì la condivisione di un progetto, prima di ricerca e poi di valorizzazione, voluto fortemente dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, dall’Unione Comuni dell’Alto Reggiano e dai Comuni di Piazza al Serchio e Busana, che l’Unione Comuni Garfagnana ha coordinato per far conoscere l’opera di Pietro da Talada, meglio noto proprio come il Maestro di Borsigliana, un pittore attivo nella seconda metà del 1400 tra la Garfagnana, L’Emilia e la Versilia.
“Pietro da Talada, il Maestro di Borsigliana”, è il titolo del percorso artistico, culturale e turistico che potrà condurre i visitatori attraverso i due versanti dell’Appennino tosco emiliano ai luoghi che conservano le opere del Maestro pittore; dal paese “natale” di Talada, sull’Appennino reggiano, fino alle chiese di Garfagnana e Versilia” – afferma il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Paolo Fantoni – “Un progetto corale, che si fonda su un protocollo d’intesa siglato da Comune di Busana, Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano, Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano, Comune di Piazza al Serchio e Unione Comuni della Garfagnana che ha prodotto già nel 2012 un pieghevole a carattere artistico culturale, primo sintetico strumento di conoscenza e di guida ai luoghi e alle opere; in seguito la nascita di un centro studi a Busana, nel 2013, che raccoglie le immagini di tutte le opere ed ora, nel 2014, questo volume che presenta un’analisi esaustiva e completa della produzione artistica e può fungere da vero catalogo per tutto il corpus delle opere: pale d’altare, trittici e tavole conservate nelle chiese millenarie di Rocca Soraggio, di Borsigliana, di Vitoio, di Capriaia, di Corfino e di Stazzema, tra gli Appennini e le Apuane.”
Il volume rientra in un progetto più ampio portato avanti da qualche anno che vuole ritrovare le relazioni tra i due versanti d’Appennino e che intende conseguire un duplice obiettivo: portare a conoscenza le opere di un grande artista del ‘400, che si colloca nel panorama del Gotico internazionale, un movimento artistico che presenta in queste zone altri esempi rilevanti, e creare un nuovo percorso, la Via dei Colori, che metta al centro l’Appennino tosco emiliano e il suo crinale, che anche l’opera di Pietro ancora una volta ha unito e non separato. Il Presidente Fantoni, stante dunque l’originalità dell’iniziativa, invita i residenti e gli ospiti dell’Appennino ad intervenire per visitare la splendida località di Borsigliana e rendere questo evento partecipato e condiviso.