(Unione Comuni Garfagnana, 28/08/2017) – La Banca dell’Identità e della Memoria dell’Unione Comuni Garfagnana ha da tempo avviato un “progetto culturale” sull’inestimabile patrimonio architettonico ecclesiastico locale, maturato dalla consapevolezza di quanto la Garfagnana sia una terra segnata dalla presenza cristiana espressa in due millenni di storia, anche attraverso le arti e l’architettura religiosa. Fervente sostenitore del progetto e collaboratore della Collana Editoriale della Banca è l’Avv. Aldo Bertozzi, già autore del Dizionario Garfagnino e di diverse opere sulle chiese della Garfagnana, in cui ha materializzato il suo lavoro di attento osservatore e di ricercatore di dati e informazioni per una lettura diversa delle nostre chiese, ricordando i santi dei quadri e delle statue, descrivendo arredi sacri, materiali, stili, senza tralasciare vicende storiche e racconti ad esse legati.
E l’attività riparte dal territorio di Minucciano andando ad arricchire la sezione dedicata ai luoghi della fede della Garfagnana con un nuovo volume, “Le mie Chiese di Minucciano”, finalizzato a far conoscere, valorizzare e promuovere proprio il suo patrimonio artistico religioso, presentato domenica 13 agosto presso la Parrocchiale di Pieve San Lorenzo in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, a cura dell’autore stesso, alla presenza dell’Assessore Vittorio Torre e della Consigliera Elena Bertagni del Comune di Minucciano e il Parroco Don Alessandro Gianni. A completamento della serata sono state presentate due lavori di ricerca per la Facoltà di Architettura di Firenze di due studentesse locali. All’incontro hanno partecipato il Prof. Aldo Frediani dell’Università di Pisa e Don Luca Franceschini.
Il forte sentimento religioso radicato in ognuna delle nostre comunità ha lasciato sul territorio, stratificato nei secoli, un gran numero di testimonianze, piccole e grandi. Ogni borgo, anche il più piccolo, si raccoglie infatti intorno ad un luogo di culto, spesso costruito dai paesani a costo di grandi sacrifici ed impreziosito da opere e arredi sacri, di valenti artisti e artigiani, acquistati con il sudore delle decime o donati dai fedeli, per chiedere una grazia o per un ringraziamento. Così le pievi, le chiese, gli oratori conservano al loro interno statue, argenti, quadri, fonti battesimali, arazzi, che costituiscono un immenso patrimonio culturale e artistico, un vero e proprio “museo diffuso” che arricchisce il territorio e che rappresenta il fulcro vitale attorno al quale pulsano i riti, le feste e, in definitiva, la vita stessa di ogni comunità. Ed il turista che si trovi a percorrere la Garfagnana, può così trovare in questo immenso patrimonio culturale una piacevole e continua sorpresa, fatta di preziose statue lignee medievali, terrecotte robbiane, pregiati fonti battesimali, che fa da pendant alle bellezze ambientali e paesaggistiche della Valle.
“Le mie Chiese di Minucciano”, rappresenta un ulteriore tassello nell’opera di creazione di una guida complessiva e fondamentale, non solo per quel turista, ma anche per ogni Garfagnino che voglia acquisire consapevolezza piena della ricchezza della sua terra. Il libro ci invita infatti ad un viaggio attraverso gli splendidi luoghi del Comune di Minucciano, alla scoperta di tanti capolavori, grandi e piccoli: dalla fantastica pieve romanica di Pieve San Lorenzo, al Santuario della Madonna del Soccorso, luogo di eremitaggio e contemplazione, alla “chiesa vecchia di Gorfigliano”, opera di grande valore storico, artistico e culturale , riportata ad antico splendore negli ultimi anni dopo i gravi danni del terremoto del 1920. “Siamo orgogliosi di questo progetto che altri territori ci “invidiano”– dice il Presidente Nicola Poli – con un’attività di oltre 10 anni e oltre ottanta pubblicazioni che la Giunta dell’Unione intende portare avanti e qualificare sempre di più, nella speranza che i libri che ne sono il prodotto diventino un punto di riferimento irrinunciabile per chiunque voglia esaminare e conoscere in profondità le mille sfaccettature di questo nostro territorio. Un plauso all’Autore e alla struttura dell’Ente che cura la Banca dell’Identità e della Memoria dell’Unione Comuni Garfagnana”.