Poli: un’opportunità per confrontarsi con altre esperienze pubbliche e private sul grande tema dei Beni Culturali, alla ricerca di soluzioni vincenti,
e presentare il territorio come unico prodotto turistico finalizzato ad entrare nel mercato internazionale
LuBeC 2016, il salone italiano giunto alla dodicesima edizione dedicato alle tecnologie applicate alla promozione dei beni culturali e del marketing territoriale, si è tenuto anche quest’anno nella consueta e suggestiva cornice del Real Collegio di Lucca portando all’attenzione della Community della cultura il grande tema del “cambiamento” fra pubblico e privato. Fulcro della rassegna il rinnovamento socio – culturale che sta investendo la valorizzazione del patrimonio pubblico, le politiche territoriali, il welfare culturale e il non profit, le imprese creative e la rigenerazione urbana, con nuovi strumenti normativi per i cittadini, tecnologie e modalità di comunicazione, nuove opportunità di sostegno finanziario per il pubblico e per il privato.
Trattandosi di un interessante opportunità di incontro con enti locali, fondazioni, imprese, professionisti, università per la promozione dei propri obiettivi e programmi di attività, l’Unione Comuni Garfagnana ha partecipato con un proprio stand sulla Banca dell’Identità e della Memoria della Garfagnana illustrando attraverso le sue pubblicazioni, video, confronto con altri operatori, informazioni ai visitatori il Centro di documentazione, l’animazione culturale e i progetti territoriali in essere con un particolare riguardo al tema delle rocche e fortificazioni, oggetto di importanti progetti finanziati.
Su tale argomento è intervenuto il Presidente Nicola Poli, che nella sessione tematica “La tecnologia per l’arte e la cultura: istruzioni per l’uso” ha esposto l’esperienza dell’Ente con il contributo dal titolo “Le fortificazioni rinascimentali in Garfagnana: interventi di restauro e prospettive di sviluppo turistico- culturali” evidenziando come questo inestimabile patrimonio diffuso sul territorio della Garfagnana sia alla base di grossi interventi di recupero realizzati e in atto e rappresenti un potenziale richiamo turistico e storico di rilievo: il percorso ha preso avvio con un programma nato nel 2008 e fortemente voluto dalle 17 amministrazioni coinvolte e le istituzioni locali, per creare un circuito turistico e culturale delle rocche e dei castelli della Media Valle del Serchio e della Garfagnana “riportando in vita” una rete monumentale particolarmente diffusa in tutto il territorio dalle molteplici forme e caratteristiche. Un totale di 6 milioni di euro per il recupero e la valorizzazione del complesso delle rocche e fortificazioni e l’avvio di una fase di promozione del patrimonio storico architettonico: gran parte dei finanziamenti sono arrivati da Arcus S.p.A.: società pubblica partecipata del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dal Ministero delle Infrastrutture con la partecipazione economica della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e, in minor entità, della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. A questo progetto giunto quasi a completamento, si aggiunge oggi il Progetto Ducato Estense con l’obiettivo di mettere insieme le città, i luoghi e le bellezze di tale dominio storico, oggi nuova e definita area per il Ministero dei Beni Culturali, di cui la Garfagnana fa parte integrante rappresentando una grande opportunità per ampliare l’ offerta turistica inserendosi in un percorso di valorizzazione nazionale ed internazionale del territorio.
“Alla luce di questo” – conclude Poli – “consapevoli dell’importanza del patrimonio culturale sia come valore in sé sia come importante risorsa economica, partecipare a questa due giorni LuBeC ha permesso di attivare nuove relazioni, far crescere creativamente la Banca della Memoria, entrare in contatto con professionisti e confrontarsi con altre esperienze pubbliche e private sul grande tema dei Beni Culturali, alla ricerca di soluzioni vincenti, nonché presentare un territorio che oggi vuole essere un unico prodotto turistico per cui gli amministratori locali hanno condiviso un lungo progetto strategico finalizzato ad entrare nel mercato internazionale.