La fornitura diretta di latte dalla stalla al consumo sta prendendo sempre più piede perché concilia innovazione e tradizione e incontra il gradimento dei cittadini con un consenso unanime e in continua ascesa.
Si tratta infatti di una modalità di vendita che fa bene alla salute e all’ambiente: all’opportunità di gustare latte appena munto e di beneficiare delle sue note proprietà si associa infatti l’effetto positivo determinato dalla possibilità di riutilizzare il contenitore impiegato per contenere il latte, senza produrre inutili rifiuti con i tradizionali contenitori in cartone. Mediante l’uso di una comune bottiglia da un litro ed inserendo una moneta da un euro nella macchinetta distributrice, si può provvedere ad effettuare il “pieno” di latte appena munto che, naturalmente, deve essere in linea con tutte le normative igienico sanitarie in materia di vendita di latte.
Portandosi a casa un prodotto freschissimo che, diversamente da quello confezionato, non è stato sottoposto ad alcun trattamento quali ad esempio scrematura, omogeneizzazione, pastorizzazione, ultrafiltrazione, si può usufruire di un elemento vivo, che mantiene inalterate tutte le vitamine e le qualità nutrizionali con proteine di alto valore biologico grazie al contenuto ottimale di aminoacidi essenziali. Fino agli anni sessanta i cittadini potevano trovare il latte crudo e sfuso nelle latterie presenti nei paesi o nelle città o direttamente presso le stalle, laddove taluni, amanti del prodotto, si recano tuttora.
L’iniziativa è stata avviata attraverso il coinvolgimento delle aziende che in Garfagnana partecipano al programma per la produzione di latte ad “alta qualità”. “Alta qualità” non è uno slogan commerciale sulla bontà del prodotto, ma una vera e propria categoria merceologica, indicata dalla legge n° 169 del 3/5/1989.
I requisiti necessari affinché il latte fresco sia definito di Alta Qualità sono così rigorosi che poche aziende sono oggi in grado di proporre questo tipo di latte. Queste condizioni, che sono continuamente sottoposte a verifica, riguardano la selezione e lo stato di salute delle razze bovine, la loro alimentazione, l’igiene delle stalle, le condizioni di mungitura, la raccolta e distribuzione.
Il progetto ha consentito la realizzazione dei “distributori” di Gallicano, Castelnuovo, Pieve Fosciana e Piazza al Serchio. La gestione dei distributori è coordinata dall’Associazione Provinciale Allevatori.
A Gallicano è stato aperto anche il punto vendita diretto della carne della Garfagnana. Gli allevatori locali forniscono direttamente al consumatore la carne dei loro animali in confezioni preincarate da 8 o 10 Kg, contenenti i diversi tagli. L’Altramacelleria è aperta il mercoledì e il sabato mattina. E’ preferibile prenotare per tempo per verificare la disponibilità del prodotto.