L’orto botanico “Pania di Corfino” nasce nel 1984 per iniziativa della Comunità Montana della Garfagnana con finalità educative, scientifiche e didattiche e consente agli studiosi di poter compiere osservazioni, confronti e ricerche sugli elementi della flora locale. Nell’Orto vengono documentate, protette e conservate le specie vegetali del territorio tra cui molte che per le loro particolari esigenze ecologiche difficilmente riuscirebbero ad acclimatarsi o riprodursi altrove.L’orto botanico “Pania di Corfino” si estende per una superficie di circa mezzo ettaro e riproduce, al suo interno, diverse situazioni ambientali dove sono rappresentate le diverse specifiche specie vegetali. L’intera area è divisa in settori: flora dei boschi, dei pascoli, delle brughiere, delle torbiere, dei macereti e delle rupi. Specifici itinerari opportunamente segnalati consentono ai visitatori la visita organica e completa.
La visita all’Orto Botanico.
Subito dopo l’entrata si incontra un piccolo acquitrinio artificiale, le cui rive a substrato torboso ed acido accolgono specie dalle vistose fioriture come la Calta palustre (Caltha palustris), il botton d’oro (Trollius europaeus) il Geo rivale (Geum rivale), la Cardamine asarifolia e l’Eriophorum sspp.. Un ravaneto occupa l’area centrale dove sono rappresentate alcune specie endemiche caratteristiche dell’ambiente rupicolo (Globularia incanescens, Saxifraga lingulata, Linaria purpurea var.montana). A fianco del ravaneto si allarga l’arboreto con alcuni rappresentanti della flora montana autoctona tra cui l’abete bianco (Abies alba) e quello rosso (Picea excelsa). Nella parte più elevata i due faggi (Fagus selvatica) ultracentenari.In una particolare area dell’Orto Botanico il riporto di substrato siliceo ha permesso la ricostruzione della flora dei vaccinieti con lembi di brughiera a mirtilli (Vaccinium myrtillus, V. gaultherioides, V. vistis.idaea) che si alternano a piccoli gruppi di bassi cespugli di rododendro rosso (Rhododendron ferrugineum), ginepro nano (Juniperus nana) e brugo (Calluna vulgaris). Nelle rimanenti zone prative dell’Orto dominate dal paleo (Brachypodium pinnatum) e dalla carlina bianca (Carlina acaulis) e dalla sesleria annuale (Sesleria autumnalis) è tutto un susseguirsi di fioriture diverse a partire dallo scioglimento delle nevi fino ai primi freddi invernali.
Nella parte più bassa dell’ O.B. dove è sistemato il cosiddetto Hortus sanitatis, una piccola area nella quale sono presenti alcune piante tradizionalmente utilizzate in Garfagnana per le loro proprietà medicinali o per uso alimentare.
Nell’Hortus sanitatis si possono osservare numerose specie ben note nell’esperienza comune come ad esempio la camomilla (Matricaria chamomilla), l’erba vetriola (Parietaria officinalis), il cavolo di San Viano (Brassica oleracea subsp. robertiana) la segale (Secale caereale) e molte altre.
L’Orto Botanico Pania di Corfino è membro di:
Associazione Italiana Giardini Botanici Alpini