Parola d’ordine:-Prevenzione!- L’Unione Comuni Garfagnana avvia una serie di interventi di regimazione delle acque per prevenire i dissesti idrogeologici.

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Puppa “ Azioni diffuse sul territorio, di basso impatto ambientale ed estremamente efficaci”.

La Giunta dell’Unione Comuni Garfagnana ha approvato un piano di interventi per la prevenzione del rischio idrogeologico mediante il recupero della funzionalità della regimazione idrica superficiale. Si tratta di azioni a basso impatto territoriale ma estremamente efficaci per prevenire il rischio idrogeologico sempre più marcato stante la morfologia del territorio e le concentrazioni meteorologiche sempre più frequenti e abbondanti. Il territorio è infatti caratterizzato da una situazione morfologica e climatica che, unita alla presenza di terreni altamente erodibili, determina una notevole propensione all’erosione diffusa e al dissesto idrogeologico.

Le attività agricole e forestali avevano consentito una buona custodia del suolo soprattutto attraverso la regimazione delle acque superficiali e la copertura vegetale ordinata con notevoli benefici nella essenziale difesa della pianura. Successivamente l’abbandono della montagna e della collina, per i profondi mutamenti sociali, ha comportato la perdita della funzionalità delle opere realizzate per la mancanza di manutenzione con ripercussioni sull’intero bacino. Una parte degli interventi guarderà proprio al miglioramento dell’efficienza delle sistemazioni idraulico-agrarie e idraulico forestali, con la manutenzione di quelle realizzate in passato e la riqualificazione di un patrimonio esistente, ormai inserito nel contesto socio- economico e paesaggistico del territorio.

D’altra parte, la sistemazione dei bacini idrografici nelle aree montane e collinari non può prescindere da un intervento unitario da affrontare con un approccio sistemico e con la coscienza del legame tra le varie parti del bacino e, quindi, del reciproco condizionamento degli interventi nella convinzione che con azioni di tipo diffuso si ottiene una maggiore efficacia delle misure di riduzione del rischio idrogeologico agendo sulla riduzione della probabilità di accadimento dell’evento calamitoso e sulla riduzione dell’intensità dello stesso.

Il perdurare dell’abbandono della montagna e della collina, invece, ha avuto come conseguenza un aumento della vulnerabilità e della pericolosità del territorio anche a valle con conseguente richiesta di aumento delle difese passive quali argini, ecc. e notevole incremento dei costi diretti e indiretti. A ciò si aggiunge un approccio basato sempre più sull’emergenza che ha privilegiato negli ultimi decenni la realizzazione di opere intensive per la riduzione del rischio soprattutto nelle pianure, trascurando spesso le opere estensive ed intensive nella parte superiore del bacino, dove il fenomeno erosivo inizia a manifestarsi e dove la sistemazione agisce direttamente e preventivamente sulle cause del dissesto. Con questa strategia di intervento che guarda alla prevenzione, si parte con la consapevolezza che la sistemazione della parte superiore dei bacini idrografici comporta il miglioramento delle condizioni idrauliche a valle traducendosi in prevenzione di danni e in minori costi.

Per lo più, si tratta di interventi di regimazione idraulica superficiale attraverso l’apertura e/o la sagomatura dei fossi, piccole opere di drenaggio, di ripristino della  funzionalità della rete scolante in modo da allontanare la massa idrica in eccesso che attualmente affluisce disordinatamente causando, in caso di forti avversità meteorologiche, situazioni di potenziale rischio, oltre che danni alle strutture pubbliche e private.

A seguito dei sopralluoghi effettuati dal personale tecnico dei Comuni componenti e dell’Unione stessa sono stati individuate le località, prendendo in considerazione soprattutto le situazioni poste nei pressi dei centri o nuclei abitati, che saranno interessate dagli interventi e che riguarderanno tutti i Comuni dell’Unione, dando la precedenza alla mitigazione del rischio laddove questo può produrre un danno diretto alla popolazione.

Il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Mario Puppa ribadendo l’importanza del progetto che segue una strategia basata sulla prevenzione, afferma come questo tipo di azioni siano estremamente efficaci per dare risposta a problemi concreti. “In questa ottica cercheremo di monitorare il territorio nei momenti critici al fine di individuare ed eliminare le potenziali criticità”.

I primi interventi saranno effettuati in località Casatico nel Comune di Camporgiano, Orsetti e Isola Santa nel Comune di Careggine, Mozzanella di Castiglione di Garfagnana, Ceserana nel Comune di Fosciandora, in località la Borraccia nel Comune di Gallicano, a Magliano nel Comune di Giuncugnano, a Pieve San Lorenzo nel Comune di Minucciano, in località Alpe di Sant’Antonio nel Comune di Molazzana, San Donnino nel Comune di Piazza al Serchio, Pontecosi nel Comune di Pieve Fosciana, Sillicagnana e Caprignana vecchia nel Comune di San Romano in Garfagnana e in località Metello di Sillano e Pianacci di Villa Collemandina.