Norme, modalità ed accorgimenti per una raccolta in sicurezza.
L’Unione Comuni Garfagnana in collaborazione con il Gruppo Micologico Lucchese “B. Puccinelli”, l’Azienda USL 2 di Lucca e l’Associazione Gruppi Micologici Toscani ha realizzato una guida informativa alla raccolta dei funghi, finalizzata a far conoscere norme, modalità ed accorgimenti per una raccolta in tutta sicurezza.
La guida rappresenta una strumento semplice ed efficace di sensibilizzazione e diffusione di buone pratiche per cittadini consapevoli e coinvolti nella difesa dell’ambiente.
Molti sono i fruitori che ogni anno si riversano nei boschi del territorio per la raccolta di funghi.
La raccolta è subordinata al possesso di un’autorizzazione che viene adesso rilasciata dalla Regione Toscana, e non più dal Comune di residenza del richiedente, costituita dalla ricevuta di versamento degli importi previsti sul conto corrente postale n. 6750946 intestato a Regione Toscana oppure con bonifico tramite codice IBAN (IT87 P076 0102 8000 0000 6750 946).
La ricevuta deve riportare la causale “Raccolta funghi” e le generalità del raccoglitore e va conservata e portata con sé al momento della raccolta, insieme a un documento di riconoscimento.
I residenti in Toscana devono versare 13 euro per un’autorizzazione valida sei mesi oppure 25 euro per un anno; tali importi sono ridotti della metà per chi risiede nei territori classificati montani.
Di analoga riduzione beneficiano i ragazzi, tra i 14 ed i 18 anni che abbiano frequentato un corso di informazione ed educazione organizzato dalle Amministrazioni provinciali o dalle Comunità Montane/Unione di Comuni ed abbiano ottenuto il relativo attestato di frequenza. L’autorizzazione non è necessaria per i minori di 14 anni, i quali hanno l’obbligo di essere accompagnati da adulti.
L’autorizzazione non è necessaria per chi raccoglie funghi nel proprio Comune di residenza o in aree di raccolta a pagamento, nelle quali e sufficiente l’autorizzazione dell’ente gestore.
I non residenti in Toscana devono, invece, pagare 15 euro per un giorno, 40 euro per sette giorni consecutivi, oppure 100 euro per l’annuale. La data o l’indicazione della settimana devono essere obbligatoriamente aggiunte nella causale dopo la dicitura “Raccolta funghi”.
L’autorizzazione è valida su tutto il territorio regionale, nei boschi e nei terreni non coltivati nei quali sia consentito l’accesso e non sia riservata o vietata (con apposite tabellazioni) la raccolta dei funghi.
E’ vietato raccogliere funghi in prossimità di strade, nelle aree a verde pubblico o industriali, nelle discariche, nonché nei terreni pertinenti agli immobili ad uso abitativo. E’ altresì vietato raccogliere funghi della specie Amiata caesarea, comunemente conosciuto come ovulo o cocco, se non ha le lamelle visibili, le specie del gruppo Boletus (porcini e altri boleti) se il diametro del cappello è inferiore a quattro centimetri, le specie Hygrophorus marzuolus (dormiente) e calocybe gambosa, nota come prugnolo, se il diametro del cappello è inferiore a 2 centimetri.
La raccolta dei funghi è possibile tutti i giorni dell’anno, da un’ora prima dell’alba ad un’ora dopo il tramonto. La Regione Toscana e gli enti gestori delle aree protette possono disporre ulteriori limitazioni alle specie, alle località e ai periodi nei quali la raccolta è consentita.
Regole importanti di ecologia, sicurezza personale e di alimentazione devono essere seguite da tutti coloro che frequenteranno i boschi del territorio per la raccolta dei funghi, che non può essere superiore a 3 chilogrammi al giorno, fatta eccezione per gli esemplari unici o concresciuti tra loro di peso maggiore. Per i residenti nei territori classificati montani il limite è di dieci chilogrammi al giorno nel proprio comune.
I funghi raccolti devono essere riposti in contenitori rigidi o a rete adatti alla diffusione delle spore. E’ vietato danneggiare funghi di qualsiasi specie, inclusi i funghi non commestibili, anello fondamentale della catena biologica e fonte di approvvigionamento per la fauna che popola i boschi, e utilizzare strumenti capaci di arrecare danno al territorio, al micelio fungino o all’apparato radicale delle piante.
E’ vietato l’uso di sacchetti di plastica.
L’asportazione è limitata ai soli corpi fruttiferi esterni al terreno, in maniera esclusivamente manuale e pulendo sommariamente l’esemplare sul luogo.
Si ricorda altresì di non andare per funghi se il proprio stato di salute e le condizioni meteorologiche non sono ottimali, di munirsi dell’equipaggiamento necessario per orientarsi e muoversi in sicurezza nel bosco, di non recarsi da soli, in località troppo impervie e di lasciare indicazioni sulle località in cui ci si reca.
Attenzione deve essere riposta nel raccogliere esclusivamente specie commestibili ed esemplari integri, non vecchi e non deteriorati da larve o muffe. E’ necessario limitare il tempo tra la raccolta ed il consumo e conservare i funghi in modo appropriato.
Il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Mario Puppa, mentre invita al rispetto delle norme di comportamento e di legge, fa presente che ulteriori informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti ai Comuni o all’Unione Comuni Garfagnana – Ufficio Agricoltura e Territorio – Tel: 0583 644911 – Fax: 0583 644901.