Attraverso la Banca dell’Identità e della Memoria il nostro impegno per trasmettere alle giovani generazioni un patrimonio comune sul quale riflettere
Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli di Auschwitz e liberavano i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista. Le truppe liberatrici, entrando nel campo di Auschwitz-Birkenau, scoprirono e svelarono al mondo intero il più atroce orrore della storia dell’umanità: la Shoah. Dalla fine degli anni ’30 al 1945 in Europa furono deportati e uccisi circa sei milioni di ebrei. Con una legge del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha istituito il Giorno della Memoria e nel primo articolo riconosce il 27 gennaio come data simbolica per “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Quello di quest’anno sarà il sedicesimo appuntamento con il Giorno della Memoria, a oltre settanta anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e dalla fine della Shoah. All’unisono con il resto dell’Italia, e molti paesi europei, anche il nostro territorio sarà interessato da cerimonie, incontri ed eventi commemorativi rivolti in particolare alle scuole e ai più giovani per non dimenticare mai quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, momento drammatico del nostro passato.
L’Unione Comuni Garfagnana, sempre sensibile a questa tematica, in collaborazione con il Comune di Castelnuovo di Garfagnana, propone per sabato 27 gennaio alle ore 9,30 presso il cinema Eden di Castelnuovo di Garfagnana la proiezione per le scuole del film “Il viaggio di Fanny” diretto da Lola Doillon, con Léonie Souchaud e Fantine Harduin (2016, 94’). Basato su una storia vera, il film racconta la vicenda di Fanny, una ragazzina ebrea di 13 anni che nel 1943, durante l’occupazione della Francia da parte dei tedeschi, viene mandata insieme alle sorelline in una colonia in montagna. Lì conosce altri coetanei e con loro, quando i rastrellamenti nazisti si intensificano e si inaspriscono, scappa nel tentativo di raggiungere il confine svizzero per salvarsi. Un viaggio emozionante che è anche un percorso sull’amicizia e sulla libertà, raccontato attraverso gli occhi dei bambini, attraverso il dramma della guerra e della persecuzione razziale.
In occasione della celebrazione del Giorno della Memoria, l’Unione rende noto che presso la Banca degli audiovisivi dell’Ente sono disponibili vari DVD sulla Shoah che le scuole della Garfagnana interessate possono richiedere in prestito per iniziative con i propri studenti. A questi si aggiunge materiale editoriale che nel corso degli anni la collana della Banca dell’Identità e della Memoria ha raccolto in volumi di grande pregio.
“Tutte le scuole della Garfagnana sono caldamente invitate ad approfittare di queste opportunità formative e a segnalare eventuali iniziative di proprio interesse, per creare momenti comuni di narrazione e di riflessione” – raccomanda il Presidente Nicola Poli – “Per molti dei nostri giovani, ormai alla quarta generazione delle famiglie che vissero in Garfagnana quei difficili momenti, può essere infatti la prima volta per avvicinarsi a tali tematiche, remote ma fondamentali per la nostra Società. La Legge che istituisce il Giorno della Memoria persegue lo scopo di conservare la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia d’Italia e d’Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere. Il nostro impegno, attraverso la Banca dell’Identità e della Memoria, è quello di portare i protagonisti nelle scuole e tra i giovani affinché la narrazione della loro tragica esperienza permetta di capire fino in fondo il valore alto della pace, dell’eguaglianza, della libertà, principi fondamentali delle moderne democrazie, sanciti a lettere chiarissime nella nostra Carta Costituzionale.