Venerdì 11 aprile ultimo appuntamento con Effetto Cinema 2014

Serata speciale con il film “Il Gattopardo”

il gattopardo serata finale

(Unione Comuni Garfagnana, 9/04/2014) – Per la serata conclusiva di Effetto Cinema 2014, la rassegna cinematografica organizzata dall’Unione Comuni Garfagnana nell’ambito del “Progetto Radici” cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, è senza dubbio da non perdere il tradizionale appuntamento con un classico la cui scelta di quest’anno è caduta sul capolavoro di Luchino Visconti “Il Gattopardo”. Si tratterà di una serata sperimentale sempre presso il Cinema Eden di Castelnuovo Garfagnana, con inizio alle 19,30 e intervallo con pizza, al prezzo speciale di 10 euro compreso l’ingresso, con commento in sala del critico Marco Vanelli del Cineforum Cinit “Ezechiele 25,17”.

Il capolavoro di Luchino Visconti interpretato da Burt Lancaster, Claudia Cardinale e Alain Delon, da ottobre 2013 restaurato dalla Cineteca di Bologna, è tornato nelle sale, a cinquant’anni dalla Palma d’oro vinta a Cannes. Dal notissimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, un capolavoro di spettacolare ricostruzione storica e di sottile introspezione psicologica, Visconti mette in scena le vicende del racconto facendo parlare il passato nel presente per riportare lo spettatore alla decadenza della nobiltà siciliana con grandi interpreti guidati da una regia magistrale in una cornice sontuosa e affascinante e una cura maniacale nei dettagli della scenografia e dei costumi.

Nel 1860, Garibaldi sbarca in Sicilia e il principe Fabrizio Salina (Burt Lancaster) assiste – più da testimone che da protagonista – ai cambiamenti che ne conseguono. Nonostante la minaccia della guerra, il principe e la sua famiglia si trasferiscono nella residenza di campagna, a Donnafugata, dove il nipote prediletto, Tancredi, si innamora di Angelica, la figlia del sindaco, esponente della nuova e rapace borghesia. Tancredi partecipa anche all’impresa dei garibaldini e si distingue nella battaglia di Palermo. L’unione di Angelica e Tancredi, simbolo vivente del passaggio di potere tra la nobiltà latifondista e la borghesia mercantile, viene ufficializzata durante un grande ballo che si tiene nella sontuosa residenza principesca. Splendida e fastosa è l’illustrazione del passaggio della Sicilia dai Borboni ai Sabaudi e della conciliazione tra due mondi affinché “tutto cambi perché nulla cambi”; è un film sostenuto dalla pietà per un passato irripetibile che ha il suo culmine nel ballo, lunga sequenza che richiese 36 giorni di riprese. È il tramonto di uno degli ultimi “gattopardi”, (del titolo che fa riferimento allo stemma di famiglia), l’ultimo dei leoni di un’infelice generazione a cavallo tra due mondi e a disagio con entrambi. Un aristocratico della vecchia guardia, troppo sagace per non comprendere prima di altri la vastità e inevitabilità di questo tramonto, insieme alla propria incapacità a lasciar convivere il vecchio con il nuovo, il prestigio della propria casata, con il radicale cambiamento imposto dall’Unità d’Italia; un vecchio leone che coglie con lucido distacco le dinamiche dei poteri che si disfano e si riorganizzano, mentre qualcuno cade per l’ascesa di altri e molti cercano di adeguarsi.